Prezzo € 19,50
Nuovi Mondi Media
Libro - Pagine 341
Formato: 17,5x21
Anno: 2006
Talvolta capita che siano proprio i fallimenti a condurre ai più straordinari successi. È quello che è accaduto a Greg Mortenson, coautore e protagonista di questo libro.
La spedizione a cui prende parte, tentando la scalata del K2, fallisce drammaticamente; Morteson si ritrova, esangue e sperduto, in un villaggio isolato su quelle remote vette. Grazie al soccorso e alle cure degli abitanti, si salva da morte certa. Conoscendo la gente del luogo, l'autore comprende il loro profondo desiderio di imparare, e promette che tornerà per costruire una scuola per i loro bambini. Un progetto che realizzerà e che continuerà a far crescere, tanto che oggi, tra Pakistan, Afghanistan, Iran e altri paesi, sono già più di 50 le scuole costruite dal fondatore del 'Central Asia Institute'.
In quest'impresa Morteson incontra anziani dei villaggi, mujahedin, talebani, estremisti, ma anche bambine disposte a sfidare ogni ostacolo, genitori eroici, desideri e sogni. Condannato a morte da alcuni integralisti, Mortenson riesce, appoggiato dall'amicizia e dall'orgoglio di questi popoli, a rendere realtà il sogno di molti: studiare.
Greg fece un respiro profondo. Sentiva riaccendersi un tizzone della rabbia che si era portato dietro da Kabul. "Non faccio quello che faccio per combattere il terrorismo", disse, misurando le sue parole per non farsi cacciare a calci dal Campidoglio. "Lo faccio perché mi prendo cura dei bambini. Combattere il terrorismo è forse la settima o l'ottava cosa nella mia lista di priorità. Ma lavorando laggiù, ho imparato alcune cose. Ho imparato che il terrorismo non nasce semplicemente perché un gruppo di persone, da qualche parte nel mondo, decide di odiarci. Nasce perché ai bambini non viene offerto un futuro che dia loro una ragione per scegliere la vita anziché la morte".
Un'incredibile storia di amore e di coraggio, che ha cambiato completamente il volto di intere regioni, dimostrando che è possibile sconfiggere il terrorismo... una scuola alla volta.
“Seducente e intriso di suspence. La narrazione avvincente di momenti di tensione e ostilità come di improbabili amicizie, questo libro conquisterà il cuore di molti lettori”.
Publishers Weekly
“Il protagonista indubbiamente merita di essere chiamato EROE”.
People Magazine
“Magistrale nella suspence quanto nell’introdurre il lettore a popoli e luoghi ben poco conosciuti”.
Washington Times
Greg Mortenson è fondatore di una delle ONG più famose e attive del mondo, il 'Central Asia Istitute', che si occupa di progetti di diffusione e sostegno dell'istruzione. Ha ricevuto decine di riconoscimenti internazionali, tra i quali, nel 2005, quello della Croce Rossa per l'impresa umanitaria dell'anno.
David Oliver Relin, giornalista, ha vinto più di quaranta premi per la qualità delle sue ricerche. Collabora con 'Parade magazine' e ha sollevato, tramite Amnesty International e inchieste proprie, la questione dei bambini soldato nel mondo.
Greg Mortenson è fondatore di una delle ONG più famose e attive del mondo, il 'Central Asia Istitute', che si occupa di progetti di diffusione e sostegno dell'istruzione. Ha ricevuto decine di riconoscimenti internazionali, tra i quali, nel 2005, quello della Croce Rossa per l'impresa umanitaria dell'anno.
David Oliver Relin, giornalista, ha vinto più di quaranta premi per la qualità delle sue ricerche. Collabora con 'Parade magazine' e ha sollevato, tramite Amnesty International e inchieste proprie, la questione dei bambini soldato nel mondo.
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Ecco una storia di un eroe; di un autentico eroe che dimostra al mondo come la solidarietà è una pratica che si realizza spontaneamente, partendo da noi individualmente. Infatti, la spontaneità vera non è quella prodotta in modo induttivo ed artificiale dal potere pubblico o politico che si avvale della propria capacità coercitiva per estorcere il merito, il frutto del merito di altri individui, attraverso i meccanismi compulsori della tassazione, in cui coloro che, investiti dalla delega conferita loro dai cittadini, credono di poter arbitrariamente interpretare come, dove e quando praticare la solidarietà in loro vece, regalando magari il patrimonio altrui a terzi che, sovente, non fanno alcuno sforzo per meritare tale generosità politica.
RispondiEliminaQuesta, invece, è la storia di un individuo che, segnato dal ricordo della sorellina che muore giovane dopo aver sofferto la cattiva sorte che la natura le ha riservato, si propone di fare qualcosa in sua memoria. Infatti, il protagonista di questo meraviglioso racconto reale, scritto insieme al suo coautore, offre al mondo un esempio raro di quanto può essere generoso l’individuo consapevole delle necessità della comunità isolata in zone dove il progresso non arriva, lontana dal benessere e condannata alla miseria e all’ignoranza secolare.
E’ anche la storia di un individuo che fallisce la sua ambizione di realizzarsi, misurando se stesso con le potenti forze della natura, cercando invano la conquista dell' invincibile montagna che spesso non perdona. Dopo aver fallito la scalata sul K2, dopo essere stato salvato e seguito da gente umile quanto solidaria che lo ospiterà durante la sua convalescenza, egli si redime, ma redime soprattutto il suo desiderio di compiersi; di conquistare la sua dignità e di realizzarsi come essere umano etico e meritevole, senza l’ausilio delle autorità pubbliche costituite ma assenti.
Egli realizza un progetto che era inizialmente solo un sogno e lo fa con l’aiuto di altrettanti volontari; altri individui che spontaneamente coadiuvati da altrettanti organi privati sensibili - giornali, riviste radio, televisioni e circoli culturali ecc. ecc., in un’opera veramente degna del Premio Nobel per la Pace.
Per saperne di più bisogna leggerlo; è un’opera meravigliosa che oltretutto insegna a combattere la violenza, l’intolleranza, il fanatismo; un'opera capace di neutralizzare la deleteria azione dei terroristi islamici intolleranti. Ecco le gesta dell'uomo di azione che si esprime con ciò che più di positivo possiamo produrre nella nostra breve esistenza su questo pianeta, lasciando il segno del nostro passaggio, insegnando a superare anche i conflitti di fede ed i preconcetti di cultura che così spesso ci impediscono di capire e di apprezzare i valori del prossimo, dando ascolto alla voce muta che conclama alla solidarietà spontanea, libera della prepotenza esercitata da chi tiene le redini del potere in mano e vorrebbe produrre una solidarietà coercitiva imponedola alla volontà altrui.